stemma
 

Seguici su facebook

Camilla ultima discendente d’Afflitto si sposò a Napoli il 14/05/1595 con Giovanni Antonio Caracciolo (Signore di Avigliano[1] e Patrizio Napoletano della dinastia dei Caracciolo Pisquizi).
Giovanni Antonio [n.03/07/1570 - m.26/08/1618] era secondo di otto figli (primo maschio) avuti da Giambattista Caracciolo [m.18/04/1588] (Signore di Avigliano dal 1560) e Zenobia [m.18/09/1617] figlia di Cesare Scaglione.
Giovanni Antonio Ebbe dal matrimonio contratto can Camilla dieci figli: Ottavio, Orazio Cesare, Cesare, Giambattista, Cornelia, Girolamo, Maddalena, Brigida, Placido e Zenobia.

Il secondogenito Orazio Cesare Caracciolo [n. dicembre 1598; m. agosto 1646] (Patrizio Napoletano) si sposò a Castrovillari il 20/04/1619 con Isabella Bruno di Castrovillari, ed ebbe sette figli: Maddalena, Tommaso, Giuseppe, Camilla, Eustacchio, Zenobia e Lucrezia Domenica.


Il figlio terzogenito di Orazio Cesare: Giuseppe Caracciolo [m.02/07/1688] (Patrizio Napoletano) assunse il rango di Signore di Pettorano e si sposò il 18/07/1667 con Anna d’Azzia dei Marchesi della Terza da cui ebbe in figlio Francesco.

Francesco Caracciolo [m.20/03/1724] (Patrizio Napoletano) prese in moglie, il 16/03/1695, Donna Anna de Gennaro [n.1658; m.22/03/1723] figlia di Don Filippo (Principe di Sirignano e Patrizio Napoletano) e di Giovanna Van den Heyden.
Dalla loro unione nacquero sette figli: Giuseppe, Antonio, Nicola, Maria Lucrezia, Teresa, Arcangela e Chiara.
Il 26/05/1715 Francesco Caracciolo rinunciò al feudo di Pettoranello in favore del figlio primogenito Giuseppe.

Giuseppe Caracciolo [n.24/01/1696 (Torre del Greco); m.20/08/1772] (Patrizio Napoletano dal 1724). Signore di Pettorano assunse il titolo di 1° Barone di Pettoranello, Maresciallo di campo nell’armata napoletana e Comandante di Castel dell’Ovo. Nel 1713 sposò Tecla de’ Angelis dei Marchesi di Sant’Agapito [m.13/03/1742] e dalla loro unione nacquero sette figli: (Don) Eustacchio, (Donna) Ippolita, Filippo (morto infante), (Don) Filippo, (Don) Gennaro, (Don) Giovanni e (Don) Carlo “frà Chiliano”[2].

Don Eustacchio Caracciolo [n.21/01/1714 (Pettoranello); m.27/03/1793] (Patrizio Napoletano), successe al genitore e assunse il titolo, a partire dal 20/06/1731, di Primo Principe di Pettoranello. Nello stesso anno si unì in matrimonio con Lucrezia de’ Angelis [m.24/04/1758], figlia di Ignazio Marchese di Sant’Agapito e di Giulia de Renzis. Dalla loro unione nacquero sei figli: (Donna) Angela Maria, (Don) Vincenzo, (Donna) Anna Maria, (Don) Francesco Maria, (Don) Nicola Maria e (Donna) Marianna.
Al Principe Eustacchio si deve l’acquisizione del feudo Riporsi (1745). 

Il secondogenito di Don Eustacchio, Don Vincenzo Caracciolo [n.30/08/1733; m.26/11/1806], successe al padre (1793) come Secondo Principe di Pettoranello. Patrizio Napoletano e Primo Marchese di Sant’Agapito per eredità della madre. Il 16/02/1773 prese come moglie Donna Vittoria Galluccio [m.30/01/1824], figlia di Don Vincenzo Duca di Tora (Patrizio Napoletano) e di Maria Rosa dei Conti de Guevara. Ebbe in prole quattro figli: (Don) Giuseppe[3], (Don) Antonio, (Donna) Lucrezia e (Don) Francesco.
Don Vincenzo fu l’ultimo feudatario di Pettoranello poiché, il 2 agosto 1806, vennero emanate le leggi di eversione della feudalità. I suoi discendenti, comunque, continuarono ad insignirsi del titolo di Principi di Pettoranello.

 
[1] Feudo venduto nel 1610.

[2] Kiliano Caracciolo principe di Pettoranello Abate Olivetano del Convento Castellone fondatore della loggia massonica dissidente sotto la denominazione di La Bien Choisie.

[3] Noto alle cronache storiche per le contese, in qualità di intendente di Avellino, con Guglielmo Pepe, e per l’elogio funebre della prima moglie Donna Anna Maria Ruffo